Supermercato: una bambina sui 4-5 anni con indosso una mascherina che le copriva quasi tutto il viso, compresi gli occhi, va addosso involontariamente ad una signora che stava facendo la spesa. Nulla di che, ma questo fatto scatena il panico nella piccola che inizia a piangere e urlare “mamma mamma ho toccato la signora, disinfettami… non l’ho fatto apposta… non l’avevo vista…”
La madre, invece di calmarla e rassicurarla che non era successo nulla di grave, tira fuori dalla borsa uno spray che spruzza a profusione sulla bambina, dalla testa ai piedi, poi, non soddisfatta, le strofina le mani e il viso con un gel e le rimette la mascherina raccomandandole di stare attenta a dove va.
Una scena apocalittica quanto grottesca che spiega molto bene i danni, forse irreversibili, che la generazione Covid-19 – i bambini da 1 a 10 anni – sta subendo inerme. Stiamo crescendo una generazione di ipocondriaci e malati immaginari destinati ad un’esistenza disagiata per loro stessi e per coloro che avranno accanto.
Vi stanno convincendo che il vostro corpo deve essere asettico come una sala operatoria e, senza che ve ne rendiate conto, state indebolendo il primo strumento di difesa che avete per difendervi dalle infezioni: il sistema immunitario.
Finirà male, molto male… Ma non per un virus o batterio particolarmente aggressivo; basterà un caghetta-vairus o un Puffo-batterio qualsiasi.
Articolo di Elisabetta Scarpelli